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foto di un lupo

I grandi carnivori riconquistano il territorio

Imbattersi in una lince, sentire l’ululato di un lupo, osservare un orso. Forse potrebbe non essere più tanto difficile e insolito in alcune aree, non ora che queste specie stanno ricolonizzando gran parte della loro storica area di distribuzione in Europa. Dopo essere stati spinti sull’orlo dell’estinzione nel secolo scorso, negli ultimi decenni linci, lupi e orsi stanno ricolonizzando l’Europa, complici il cambiamento nell’uso del suolo e la diversa densità di popolazione, ma non la graduale espansione delle aree protette. È

tappeto boschivo con albero caduto e muschio

Progetto “LIFESPAN – Saproxylic Habitat Network: pianificazione e gestione per le foreste europee” coordinato dal CNR IRET

La gestione forestale tradizionale, incentrata sulla massimizzazione della produzione continua di legno, ha portato ad una riduzione della disponibilità di microhabitat, con una conseguente perdita di biodiversità. Diverse specie definite saproxiliche, cioè che dipendono, durante una parte del loro ciclo vitale, dalle ferite o dalla decomposizione del materiale legnoso di alberi vivi o morti, sono ormai diventate rare o sono minacciate di estinzione. Il progetto “LIFESPAN – Saproxylic Habitat Network: pianificazione e gestione per le foreste europee”, ha come obiettivo quello

schema di ecotossicità

Trends in Plant Science: la “Technology of the Month” di dicembre 2020 è un approccio metodologico messo a punto in IRET per i saggi ecotossicologici

E’ stato denominato Eco-Tox Photosystem Tool (ETPT) ed è un set-up sperimentale messo a punto nei laboratori IRET, sede secondaria di Montelibretti, grazie all’esperienza dei ricercatori Fabrizio Pietrini e Massimo Zacchini. Questo approccio metodologico, riportato nella sezione “Technology of the Month” dalla rivista Trends in Plant Science, nel numero di Dicembre 2020 (Trends in Plant Science, December 2020, 25, No. 12 – https://doi.org/10.1016/j.tplants.2020.08.012), consente di rilevare in tempo reale e attraverso tecniche non distruttive parametri biometrici e fisiologici indicativi

locandina flumen

FLUMEN, lo stato dei fiumi di Roma: un anno di raccolta dati anche grazie al CNR-IRET

Si conclude il primo anno di attività di Flumen, importante progetto tra Arte, Scienza ed Ambiente ideato dall’artista Andreco dove fiumi e parchi sono protagonisti. Il progetto, che vede tra i partner il CNR-IRET, è di durata triennale e proseguirà negli anni 2021 e 2022: previsti interventi di piantumazione per migliorare lo stato delle acque del Tevere e Aniene e interventi di restituzione artistica presso il Maxxi e Palazzo delle Esposizioni. Si è concluso il primo anno del progetto Flumen. Climate

Locandina "verso un piante più sano!"

Notte europea dei ricercatori 2020

La sede di Napoli ha partecipato alla Notte europea dei ricercatori, con l’attività “Verso un pianeta più sano” tenutasi da remoto venerdì 27 novembre dalle 16:00 alle 18:00. I ricercatori coinvolti hanno illustrato l’utilizzo del moscerino della frutta Drosophila quale organismo modello per testare gli effetti dei contaminanti ambientali sulla salute degli organismi e degli ecosistemi e progetti per la valorizzazione dei materiali di scarto dell’industria chimica e agroalimentare. Inoltre, sono stati presentati tre video della serie Un viaggio nel

alberto Battistelli

Le nuove frontiere dell’agricoltura nello spazio

La conquista dello spazio ha come frontiera futura l’arrivo su Marte, ma per compiere viaggi di questo tipo le sfide sono molteplici, e non da ultimo viene il problema di come mangiare. “Il cibo è una parte fondamentale della vita di tutti noi, e quindi della vita degli astronauti”, spiega Alberto Battistelli, ricercatore del CNR presso l’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri. Attualmente gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ricevono dalla Terra le scorte alimentari, grazie alla relativa vicinanza rispetto al pianeta, ma

campo coltivano con pioppi al bordo

Progetto di ricerca sull’agroforestry e biochar

Misura: Misura 16 – Cooperazione Tipo d’intervento: Tipo Intervento 16.1.1 – Costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura Tipo Intervento 16.2.1 – Realizzazione di progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie Tipo Intervento 8.1.1 – Imboschimento di terreni agricoli e non agricoli Tipo Intervento 8.2.1 – Realizzazione di sistemi silvopastorali e impianto di seminativi arborati Descrizione operazione: Biochar e nuove superfici forestali: binomio vincente per la conservazione e sequestro del carbonio nel terreno Finalità:

paesaggio collinare

Webminar 16-18 nov. 2020 “Agroforestry and the Green Architecture of the New Cap”

Webminar internazionale, nell’ambito dell’inaugurazione dell’Anno Forestale della Sardegna, riguardante le politiche comunitarie sull’agroforestazione (AF), per dare impulso alla discussione nazionale e internazionale sulle future sfide dell’AF in Europa. La nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) sta entrando nelle discussioni a tre tra la Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri dell’agricoltura. L’AF è frequentemente menzionata nella bozza del regolamento dei piani della PAC, nei documenti strategici “Farm to Fork” e Biodiversity, tutti parte del Green Deal Europeo. In questi

primo piano Emiliano Mori

Big City Life

Cornacchie in ambiente urbano. Tra amore e odio, sono uccelli capaci di adattarsi agli ambienti maggiormente modificati dall’uomo, le nostre città. Sono loro le responsabili del declino dei piccoli uccelli? Ne parleremo con Emiliano Mori a “Considera l’armadillo” martedì alle ore 16.30 in diretta su Radio Popolare.

pastore con pecore al pascolo

I sistemi agroforestali riducono il rischio di incendi

DI F. CAMILLI (CNR – IBE Firenze) e A. PISANELLI (CNR – IRET Porano) Gli incendi sono un fenomeno che da sempre interessa e modella gli ecosistemi terrestri. In alcuni ambienti, come quello mediterraneo, sono più frequenti e la vegetazione ha sviluppato diversi adattamenti per far fronte e addirittura sfruttare a proprio vantaggio questi eventi. Tuttavia, sempre più frequentemente moltissime aree del mondo, tra cui quella mediterranea, sono interessate da incendi che per intensità o estensione risultano incontrollabili dall’uomo e